Sintesi del programma delle attività di controllo previste nell'anno 2014 (deliberazione n. FVG/ 2 /2014/INPR dd. 16.1.2014).
Controlli obbligatori di regolarità amministrativa - contabile. Auditing finanziario-contabile
Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione (art. 33, comma 3 del d.P.R. n. 902/1975 come modificato dal decreto legislativo n. 125/2003).
Trattasi di un controllo non facoltativo, intestato alla Sezione della Corte dei conti in virtù di un espresso obbligo giuridico.
Le regole della parificazione del rendiconto generale sono poste, dagli articoli 39, 40 e 41 del TU n.1214/1934, integrati dai principi generali contabili e dalla normativa specifica della Regione FVG.
Il giudizio di parificazione è previsto entro il mese di luglio.
Dichiarazione di affidabilità (DAS) del rendiconto generale della Regione.
L'art. 33, comma 3 del d.l.vo 125/2003 prevede che la Sezione presenti al Consiglio regionale una dichiarazione in cui si attesti l'affidabilità del rendiconto generale della Regione e la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, esplicitando le modalità di verifica.
Controllo degli enti locali della regione da esercitarsi ai sensi dell'art. 1, commi 166, 167 e 168 della l. 266/2005 in conformità ai principi e alle linee guida elaborate dalla Sezione delle Autonomie della Corte e salvi i necessari o opportuni adattamenti alle peculiarità dell'ordinamento regionale.
Il controllo si sostanzia in un riscontro di regolarità amministrativa e contabile e di sana gestione finanziaria operato dalla Sezione sulla base delle specifiche relazioni trasmesse ai sensi di legge dagli organi di revisione economica finanziaria degli enti locali.
Sulla base degli esiti di tali controlli potranno essere avviate verifiche di carattere generale e sistematico sugli andamenti complessivi della finanza degli Enti locali regionali nonché ulteriori mirati approfondimenti, coinvolgenti anche tematiche di carattere gestionale, nei confronti di singoli enti e con riferimento a specifiche situazioni e problematiche. In quest'ultimo contesto si colloca in particolare l'approfondimento che è attualmente in corso sulle risultanze dei bilanci d'esercizio degli organismi partecipati dai Comuni e loro interrelazione con i bilanci degli enti.
Controllo degli enti del servizio sanitario della regione da esercitarsi ai sensi dell'art. 1, comma 170 della l. 266/2005 in conformità ai principi e alle linee guida elaborate dalla Sezione delle Autonomie della Corte e salvi i necessari o opportuni adattamenti alle peculiarità dell'ordinamento regionale.
Il controllo si sostanzia in un riscontro di regolarità amministrativa e contabile e di sana gestione finanziaria operato dalla Sezione sulla base delle specifiche relazioni trasmesse ai sensi di legge dagli organi di revisione economica finanziaria (collegi sindacali) degli enti sanitari regionali.
Controlli di natura non obbligatoria.
Controllo relativo alle spese sostenute da Enti locali della regione per l'affidamento di incarichi di collaborazione, di studio o ricerca e consulenza.
Il controllo fa seguito a quello esperito sui contenuti dei corrispondenti regolamenti degli enti finalizzato a verificare la coerenza tra i contenuti regolamentari e l'attività degli enti e gli effetti prodottisi sul bilancio dell'ente. Inizialmente il controllo riferirà a quegli enti che hanno adottato regolamenti che presentano aspetti di distonia rispetto ai principi affermati dalla Sezione.
Monitoraggio dell'evoluzione della consistenza degli organismi partecipati dagli enti locali.
L'attività di controllo è finalizzata al monitoraggio dell'evoluzione della consistenza (dati economici e finanziari) delle partecipazioni degli enti locali, anche a seguito delle procedure di dismissione previste dall'art. 3, commi 27 e seguenti della legge 244/2007.
Collaborazione con la Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei conti nell'ambito del controllo sul fondo FESR (2007-2013) relativamente all'utilizzazione delle risorse per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.
Si prevede una collaborazione con la Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali in ordine al controllo sul fondo FESR 2007-2013, relativamente all'utilizzazione delle risorse per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, con particolare riferimento alla funzione attrattiva dei flussi turistici in Regione esercitata a mezzo dell'utilizzo di tali risorse.
Attività di controllo della Sezione ricorrenti e non assoggettabili a programmazione.
Certificazione di compatibilità dei contratti collettivi di lavoro del personale del comparto unico regionale.
Nel 2012 l'attività certificatoria sarà posta in essere in relazione allo sviluppo della contrattazione che verrà ad interessare il personale dell'Amministrazione regionale e degli enti locali.
Motivati avvisi richiesti dalle amministrazioni controllate sulle materie di contabilità pubblica.
La Sezione svolgerà la propria attività consultiva in relazione alle richieste avanzate dalle singole amministrazioni. L'attività consultiva si espleterà secondo logiche di coordinamento con l'attività consultiva svolta dalle altre sezioni regionali della Corte e in ossequio alle pronunce di orientamento generale espresse dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti con le deliberazioni assunte, ai sensi dell'art. 17, comma 31, del d.l. 78/2009 (convertito con l,. 102/2009), secondo il quale il Presidente della Corte dei conti, ai fini di un coordinamento della finanza pubblica, anche in relazione al federalismo fiscale, può disporre che le Sezioni riunite adottino pronunce di orientamento generale sulle questioni risolte in maniera difforme dalle sezioni regionali di controllo nonché sui casi che presentano una questione di massima di particolare rilevanza.
Controllo di legittimità sugli atti delle amministrazioni dello Stato aventi sede in Regione.
La Sezione eserciterà il controllo di legittimità ai sensi delle disposizioni vigenti in relazione agli atti trasmessi dalle amministrazioni dello Stato aventi sede in Regione.